(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 23 del 20
                             marzo 2014) 
 
 
                       IL CONSIGLIO REGIONALE 
 
 
                            Ha approvato 
 
 
                     IL PRESIDENTE DELLA REGIONE 
 
 
                              Promulga 
 
la seguente legge: 
                               Art. 1 
 
                    Principi, oggetto e finalita' 
 
  1. La Regione, nel rispetto della Convenzione sull'eliminazione  di
ogni forma di  discriminazione  contro  le  donne  (CEDAW),  adottata
dall'Assemblea generale delle Nazioni  Unite  il  18  dicembre  1979,
della Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei
confronti delle donne e la violenza domestica del Consiglio d'Europa,
firmata ad Istanbul l'11 maggio 2011, dei principi costituzionali ed,
in particolare, dell'art. 6 dello Statuto, riconosce che ogni forma e
grado di violenza contro le  donne  rappresenta  una  violazione  dei
diritti  umani  fondamentali  ed  ostacola  il  raggiungimento  della
parita' tra i sessi. 
  2. La Regione prevede  e  sostiene  interventi  e  misure  volti  a
prevenire e a contrastare ogni forma  e  grado  di  violenza  morale,
fisica, psicologica, psichica, sessuale,  sociale  ed  economica  nei
confronti delle donne, nella vita pubblica  e  privata,  comprese  le
minacce, le  persecuzioni  e  la  violenza  assistita.  Persegue,  in
particolare, le seguenti finalita': 
  a) salvaguardare la liberta', la dignita' e  l'integrita'  di  ogni
donna; 
  b)  promuovere  la  cultura  del   rispetto   dei   diritti   umani
fondamentali e delle differenze di genere; 
  c) promuovere le relazioni fondate  sul  principio  di  uguaglianza
sostanziale e di parita' di diritti tra uomini e donne  tenuto  conto
della pari dignita' e delle differenze di genere; 
  d) contrastare la cultura basata su relazioni di prevaricazione che
supporta e legittima la violenza  maschile  nelle  relazioni  intime,
nell'ambito familiare, lavorativo e sociale; 
  e) contrastare nella  comunicazione  l'uso  di  termini,  immagini,
linguaggio, verbale e non verbale, prassi discriminatorie offensive e
lesive della dignita' della donna.